Come ogni anno il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, in cui si ricordano le milioni di vittime dell'olocausto, uccise brutalmente soltanto per la "colpa" di essere ebrei.Tutto partì dalla propaganda antisemita di Adolf Hitler il quale, nella convinzione che la razza ariana fosse superiore a quella ebrea, riuscì a persuadere milioni di persone che uccidere bambini, donne e uomini fosse giusto, fosse meritato. Questo capitolo buio cominciò quando la burocrazia ministeriale tedesca attuò dei decreti per identificare "ariani" e "non ariani" e proseguì con l’esclusione degli ebrei dalla vita sociale. La situazione, negli anni successivi, andò progressivamente a peggiorare fino ad arrivare alla cosiddetta "Notte dei cristalli", nella quale vennero bruciati edifici sacri, scuole, negozi appartenuti alla comunità ebraica. Durante la seconda guerra mondiale, in particolare a partire dal 1941, i leader nazisti decisero di porre fine definitivamente al problema che gli ebrei rappresentavano per loro, e cominciarono a deportarne milioni e milioni, provenienti da tutta Europa, nei cosiddetti "campi di sterminio", dedicati esclusivamente all'omicidio di massa. II 27 gennaio si tiene la Giornata della Memoria, poiché nel 1945 dello stesso giorno, gli ebrei sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz furono liberati dall'Armata Rossa e successivamente la stessa cosa accadde con i superstiti degli altri campi. Così il terribile incubo che gli ebrei avevano vissuto per tutti quegli anni poté finalmente finire. In realtà però, quell'incubo perdura ancora oggi, poiché certe cose, certe situazioni, certi traumi, non si dimenticano mai, quella crudeltà, quella violenza, quell'odio, non si potrà mai scordare, ne sono prova le cicatrici, ne sono prova i nomi di coloro che non ce l'hanno fatta, ma anche la voce di chi invece è ancora vivo per raccontare la sua storia, come Liliana Segre, sopravvissuta al capo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che ancora oggi ci ricorda che "La memoria è l'unico vaccino contro l'indifferenza", per questo è importante non dimenticare mai, sebbene l'atrocità di esso, questo orribile capitolo della storia: i bambini, le donne, gli uomini vittime di questa violenza vanno ricordati ogni giorno, bisogna ricordare a quanto l'uomo si può spingere, quanta malvagità può raggiungere, per far sì che non si ripeta mai più e per non restare indifferenti se mai dovesse ricapitare qualcosa del genere.

Miriam Marongiu e Giulia Galleri, IV D Liceo classico